Congregazione del Concilio, Positiones

con il contributo del Max-Planck-Institut für Rechtsgeschichte und Rechtstheorie

Presso il Max-Planck-Institut für Rechtsgeschichte und Rechtstheorie è stato recentemente avviato un progetto di ricerca sulla storia della Sacra Congregazione del Concilio, dicastero fondato da Pio IV nel 1564, cui il pontefice conferì l’autorità di interpretare autenticamente i decreti disciplinari del Concilio di Trento e di vigilare sulla loro corretta applicazione. Lo studio sarà condotto in prospettiva interdisciplinare storico-giuridica e di lungo periodo, abbracciando un arco temporale compreso tra il XVI e il XX secolo. Nell’aprile 2013 d’intesa con l’Archivio Segreto Vaticano (ASV) è iniziato un progetto diretto dal MPIeR con la collaborazione di un ricercatore esterno, allo scopo di riordinare l’archivio della Congregazione e garantirne la piena fruibilità per i ricercatori.

L’intervento è strutturato in tre fasi:

1) Ricognizione generale della parte antica dell’archivio della Congregazione del Concilio (1554-1922), giunto in ASV in diversi periodi. Al fine di chiarire alcuni passaggi chiave della storia del dicastero, sarà approfondita la storia dell’archivio e in particolare i versamenti di materiale all’ASV.

Congregazione del Concilio, Positiones 214-225
(foto ASV)


2) Inventariazione analitica della serie delle Positiones della Congregazione del Concilio nella quale si conservano le decisioni prese dalla Congregazione in merito a questioni specifiche di interpretazione del diritto canonico tridentino, sollecitate da fedeli, istituzioni ecclesiastiche locali o altri dicasteri romani. Al termine dell’inventariazione sarà possibile ricongiungere alla serie Positiones alcune sezioni dell’archivio attualmente non consultabili in quanto prive di strumenti di ricerca. È altresì in preparazione un indice semi-analitico della serie Positiones in sostituzione di precedenti strumenti di ricerca manoscritti, allo scopo di agevolare la consultazione del complesso archivistico e consentire l’acquisizione di una più esaustiva conoscenza del contenuto della serie Positiones.

3) Spoglio e accurata descrizione dell’abbondante materiale non inventariato, fra cui spiccano diverse sottoserie archivistiche: queste carte permetteranno di comprendere meglio il funzionamento del dicastero e la sua storia.